Sono pronto a fare una scommessa con chiunque sull’argomento che riguarda questo post ovvero l’evoluzione sociale dei rapporti umani e delle relazioni affettive nei prossimi decenni. Partiamo per gradi, ho avuto modo di darne un anticipo ad inizio anno con un altro redazionale in cui si raccontavano le gesta di TARA che non rappresenta un nome di persona quanto piuttosto una sigla ovvero Titanium Assertive Rearless Android. Naturalmente il termine TARA è frutto della mia fantasia, pur tuttavia questo non significa che non esista o meglio che effettivamente esista sotto un altro nome o acronimo. In Giappone sono ormai da anni già stati varati e collaudati numerosi prototipi di ultima generazione di androidi capaci di interagire perfettamente con gli essere umani. Anche il loro aspetto fisico e la loro mimica facciale è migliorata notevolmente tanto che in alcune circostanze dovete veramente toccare TARA per accorgervi che non è un essere umano. Il Giappone è il paese leader al mondo per la robotica umanoide, vanta un primato che nemmeno gli USA sono in grado di surclassare. Il Paese del Sol Levante ha scelto di gestire il supporto all’invecchiamento della propria popolazione mediante il ricorso a questi androidi in grado di interagire con gli esseri umani e poterli assistere quotidianamente. Può sembrare fantascienza ma è ormai realtà di tutti i giorni almeno per quanto riguarda il mondo giapponese: li hanno battezzati ECR ossia Elder Care Robot, in buona sostanza androidi in grado di prestare assistenza e cure alle persone anziane o disabili.
Naturalmente il costo di questi surrogati dell’uomo è ancora molto elevato, un singolo esemplare può costare anche oltre un quarto di milione di dollari, ma è solo questione di tempo e poi vedremo il prezzo scendere velocemente verso il basso per consentire una rapida diffusione di questi dispositivi umanoidi in grado di interagire senza difficoltà con i veri esseri umani. Deltronde se ci pensate vent’anni fa un telefono cellulare basico costava oltre mille euro (Motorola 8700), mentre oggi apparecchi molto più potenti con decine di funzioni aggiuntive costano appena qualche decina di euro e si trovano praticamente ovunque a cominciare dai supermercati. Quindi anche per il mondo di TARA si tratta solo di aspettare, forse tra dieci anni saranno disponibili i primi modelli per il mondo occidentale con le varie interfacce linguistiche ad un costo inferiore ai 50.000 dollari. A quel punto allora vedremo in poco tempo la trasformazione della società umana almeno per quello che riguarda le relazioni sociali. Mettete in conto che molti di noi quarantenni invecchieranno al fianco di un modello di TARA che sarà stato programmato per svolgere le varie funzioni interattive nei confronti del suo imprinter (l’acquirente che ne sarà anche l’unico fruitore), come ad esempio l’assistenza alla deambulazione oppure l’effettuazione quotidiana del check-up medico con dialogo in remoto nei confronti del medico curante.
Quello che stanno facendo le badanti in Italia ed in altri paesi occidentali in questi anni lo troveremo scritto nei libri di storia come fenomeno sociale esauritosi progressivamente in qualche decennio. Chi non potrà permettersi l’acquisto di un proprio modello dedicato da tenere in casa sarà costretto a convivere in nuove strutture ricettive per la terza e quarta età in cui alcuni modelli di TARA saranno in condivisione tra i vari pazienti o degenti. Un altro settore in cui troveranno vasto utilizzo i futuri modelli di TARA saranno quelli legati alla sfera affettiva in tutte le sue possibili sfumature. Molti di voi adesso sorrideranno, tuttavia è solo una questione di tempo, come ho già detto e successivamente si avrà la possibilità di avere una compagna/o di vita con cui interagire privatamente per la propria sfera personale. Vi saranno persone (più di quante immaginate, tanto maschi quanto femmine) che sceglieranno un partner cibernetico, il quale sarà stato programmato in base alle proprie esigenze e stile di vita. Si potrà pertanto avere il modello TARA in grado di accudire la propria abitazione, di preparare pasti caldi o anche di erogare svariate forme di prestazione sessuale. Il matrimonio come oggi lo conosciamo diventerà un comportamento sociale arcaico tanto quanto era vivere all’interno di una tribù alcuni migliaia di anni fa.
Lo scorso anno è uscito sul grande schermo il film Her con Joaquine Phoenix che consiglio di vedere in quanto rappresenta uno spaccato di vita tra qualche decennio a cui ci dovremo abituare. Il 50% dei rapporti coniugali (suggellati dal matrimonio) vanno in default entro il terzo anno: questo in Italia, mentre in altri paesi questa percentuale di unsuccess rate è addirittura molto più elevata. Purtroppo è triste dirlo ma ormai il matrimonio rappresenta un rapporto giuridico ormai obsoleto per il mondo che stiamo vivendo e sicuramente non sarà idoneo per il futuro che ci attende. Pertanto il quadro che si delinea davanti agli occhi nei prossimi decenni è piuttosto chiaro: solo un evento funesto esogeno potrebbe modificarne il risultato atteso. Molti di noi quarantenni magari non ci sposeremo ma è molto probabile che durante la nostra vecchiaia dopo i settant’anni saremo assistiti (chi potrà permetterselo) da un modello cibernetico di TARA. Non stupitevi se invece chi nasce oggi nei prossimi tre decenni potrebbe concepire l’idea di avere come compagna/o di vita un modello avvenente, premuroso, gentile, educato, rispettoso o semplicemente passionale di TARA o TARO (giustamente battezzato per la clientela femminile). La vita di coppia matrimoniale riconducibile ai valori ed ideali cristiani, il desiderio (naturale) di avere figli o la conduzione di una famiglia in stile Mulino Bianco rappresenteranno modelli di comportamento sociale del passato a cui si guarderà con repulsione e diffidenza. Per quanto la società del nuovo millennio si potrà evolvere, già oggi abbiamo la certezza che si passerà da uno stadio di infelicità ad un altro.