In questo momento storico molte persone che purtroppo perdono il posto di lavoro o vedono erodersi significativamente il proprio reddito netto disponibile, causa lockdown, pandemia e smart working, cercano dei facili espedienti per ottenere denaro senza tanta difficoltà e sacrificio. Per questo motivo da inizio anno sta dilagando il numero di truffe online che vengono organizzate solitamente ricorrendo allo specchietto del trading online. Provate a googlare keywords del tipo “rendite passive” oppure “trading online” o anche “guadagnare online”: vi compariranno migliaia, se non centinaia di migliaia, di risultati che puntano a siti internet di tutto il mondo che promettono quasi sempre soldi facili. Solitamente le prime posizioni sono quelle sponsorizzate che riguardano fantomatiche società finanziarie che pubblicizzano facili guadagni ricorrendo al trading online, alle loro piattaforme ed ai loro servizi di advice finanzaria. Spiace rendersi conto di come in Italia in questi ultimi dieci anni la cultura finanziaria è tutt’altro che cresciuta, spesso sono proprio le generazioni più giovani che si illudono di potersi arricchire facilmente ricorrendo al trading online o suoi surrogati in assenza di formazione finanziaria e capitali da investire.
Per rendervi conto di questo basta dare uno sguardo a YouTube: troverete orde di ragazzini appena ventenni che vi spiegano come si vive di rendita e su cosa bisogna investire per diventare finanziariamente liberi. Proprio questo envinronment sociale ha creato le condizioni ideali per la proliferazione di truffe finanziarie a ripetizione ormai connesse con il trading online. Qui di seguito un elenco di sette accorgimenti pratici da osservare per evitare di cadere nelle trappole dei truffatori seriali online. Punto primo: quando venite colpiti dal banner di qualche società finanziaria che propone di aprire un conto di trading online per diventare finanziariamente liberi verificate tramite una query sul sito della Consob.it se la tal società è già stata segnalata come finanziariamente abusiva. Punto secondo: verificate sul footer del sito internet che ha richiamato la vostra attenzione chi è il soggetto effettivamente titolare dell’attività online proposta. Spesso infatti vengono registrati nome di dominio molto attraenti che non coincidono con l’anagrafica societaria del soggetto proponente: in questi casi accertatevi anche della effettiva ubicazione geografica, scoprirete che quasi sempre hanno sede in nazioni esotiche o giurisdizioni offshore.
Terzo: in che modalità siete stati contattati per aprire il conto di trading online ? Siete stati voi a compilare un form di contatto oppure vi è misteriosamente arrivata una chiamata da un call center al vostro recapito mobile ? Questo è infatti il tipico caso sospetto, soprattutto se il chiamante sta mascherando il suo numero per non far comprendere da dove sta chiamando. Quarto: se di primo acchito vi propongono di iniziare a fare trading su forex, opzioni o cfd (contract for difference), lasciate perdere in quanto solitamente sono proprio gli strumenti che prediligono chi desidera truffare online in quanto sono strumenti non regolamentati (cosa che invece sono le azioni o le obbligazioni o gli ETF). Quinto Punto: per fondare il conto di trading online vi chiedono di effettuare un primo versamento mediante carta di credito, anche con un importo modesto, tipo 250 o 500 euro ? Lasciate perdere, la probabilità in questo caso di rivedere il proprio denaro è prossima allo zero. Nessuna società finanziaria regolamentata accettata fondi se non provenienti da un conto bancario che abbia la medesima intestazione del titolare del conto di trading.
Sesto: se provate ad analizzare le modalità di contatto della società che vi sta contattando vi rendete conto che nel loro sito compare esclusivamente un patetico contact form ? Non vi è modo di comprendere la localizzazione degli uffici amministrativi o reperire con facilità i dati fiscali e societari della società proponente ? Lasciate perdere: siete innanzi quasi certamente ad una tipica truffa online (denominata scam). Settimo: chi vi sta proponendo l’apertura di un conto di trading online vi assicura che con il loro servizio di financial advice (solitamente segnali buy/sell) potrete guadagnare con facilità molto denaro senza rischiare perdite consistenti ? Proprio questo rappresenta una certezza di scam: nessuna società finanziaria finanziariamente vigilata si può permettere di pubblicizzare un tal servizio alla loro clientela. Non avete idea di quante migliaia di persone in Italia cadono nelle reti di questi truffatori seriali che sfruttano la sfera emotiva e la promessa del denaro facile per attirare nuove prede. Ricordate che il denaro facile non esiste e per vivere effettivamente di rendita finanziaria è necessario ai tassi attuali disporre di capitali da investimento decisamente elevati (almeno 500.000 euro) oltre ad aver conseguito una profonda conoscenza sui mercati finanziari e sui tipici rischi a cui vi espongono nel momento in cui decidete di investire.