Purtroppo anche in Italia, il divorzio è diventato una piaga sociale che compromette pesantemente la coesione e la struttura della società oltre che impattare negativamente sulla sfera patrimoniale, finanziaria, professionale, relazionale ed infine salutare dei poveri maschi vittime di una conclamata truffa femminista in cui gli unici a vincere e prosperare sono purtroppo gli avvocati che gravitano attorno Divorzio S.p.A. e tutte le sue spiacevoli conseguenze pratiche. In Italia rappresenta un settore economico che non soffre di alcuna crisi, anzi. Muove ormai quasi due miliardi di euro solo in onorari professionali e consulenze tecniche, tanto per dare un metro di paragone negli Stati Uniti in cui la conflittualità sociale è spinta oltre ogni ragionevole buon senso il giro d’affari supera i 50 miliardi di dollari grazie ad un milione di divorzi all’anno. Chi si sposa in Italia dal 2015 ha empiricamente il 70% di possibilità di andare in default entro il terzo anno, significa che sette coppie su dieci divorziano entro 36 mesi.
Questo non è un dato statistico da interpretare, è un vero e proprio monito che ti stanno dando gli altri che si sono sposati prima di te. Ci si sposa pensando che tanto sarà amore per sempre e che quello che accade agli altri sicuramente non ci riguarderà: purtroppo questa credenza romantica è totalmente fuorviante. Il divorzio è come il cancro, ti rendi conto di cosa sia solo dopo averlo vissuto sulla tua pelle, e proprio come il cancro purtroppo in numerosi casi può produrre conseguenze letali, parificate alla morte sociale, professionale e relazionale di una persona di sesso maschile. Il matrimonio sta fallendo nella sua storica funzione sociale proprio perchè la stessa società si è nel frattempo modificata o si è fatto il possibile per modificarla tanto da mettere al bando la cosiddetta famiglia tradizionale osannando invece la innaturale normalità delle nuove unioni composte da adulti dello stesso sesso che crescono bambini adottati o concepiti ricorrendo alle aberranti pratiche di fecondazione assistita sponsorizzate da paesi in via di sviluppo che hanno trasformato intere generazioni di povere giovani ragazze in pratiche e convenienti incubatrici di prodotti umani altrui.
L’aver vissuto da spettatore e consulente esterno le dinamiche e l’evoluzione di dozzine di casi di divorzio mi ha permesso di raccogliere ed analizzare preziose informazioni che se conosciute ex-ante possono consentire ad una persona di sesso maschile di evitare di rovinarsi la vita per sempre. Il nuovo saggio economico, Ti porto via tutto, nasce proprio dalle innumerevoli interviste effettuate per raccogliere dati, informazioni, statistiche, vicende giudiziarie e storie reali di divorzio. Un ‘opera letteraria che fa emergere palesemente come oggi il sesso debole sia quello maschile e non quello femminile. Anche se il titolo può trarre in inganno, questa opera letteraria è scritta tanto per un un pubblico maschile quanto per uno femminile. Una madre ha infatti il dovere morale di mettere in guardia il proprio figlio sui rischi conseguenti un matrimonio contratto con troppa superficialità con la persona sbagliata. Con la medesima indole protettiva dovrebbe agire una sorella nei confronti del fratello o persino una nonna che abbia particolarmente a cuore il destino del proprio nipote.
La nauseante propaganda e la fuorviante narrazione delle associazioni nazifemministe hanno condotto l’opinione pubblica a credere che in Italia le donne non siano sufficientemente protette e tutelate durante una rottura coniugale e che l’uomo sia per definizione uno spregevole essere violento in quanto animale di sesso maschile. Dalla lettura di questo libro emergerà purtroppo uno scenario esattamente antitetico ed al tempo stesso inquietante che mette in evidenza come ormai da diversi decenni la cultura nazifemminista sia riuscita ad imporre il suo credo e la sua aberrante road map su tutto e su tutti. Il suo dictat, sbandierato come se fosse la verità assoluta da un manipolo di patetiche ideologhe che in Italia ricevono una ingiustificata attenzione mediatica, sta producendo da diversi anni una significativa alterazione pragmatica dei pesi e delle misure tra uomini e donne nella vita reale, che trova purtroppo la sua massima espressione e manifestazione proprio con il divorzio. Scoprirete dalla avvincente lettura che l’ombra della vostra insaziabile ex-moglie e le sue fameliche pretese sono una neverending story.